“New means change the method, new methods change the experience“.
Karlheinz Stockhausen
Con il trascorrere degli anni, il tradizionale paradigma sonoro acustico si è fatto disagevole e insufficiente. Così come è accaduto ad altri autori, ho gradualmente compreso che quel paradigma diventava un elemento statico ed imposto per il mio immaginario in divenire, oltre che un fattore vincolante per i percorsi musicali individuali e diversi. Ho pertanto aperto un personale (e fatalmente limitato) dominio di ricerca sugli strumenti utili a rivelare il mio immaginario, sui mezzi più adeguati per sviluppare il mio contributo musicale.
In termini più puntuali, perché dare avvio ad una ricerca sulla liuteria?
- Per la naturale evoluzione della mia relazione con gli strumenti
- Per la naturale evoluzione del mio linguaggio musicale
- Per il mio approccio all’inarmonico e ad un suo ri-equilibrio con il dominio armonico
- Per il mio approccio alla composizione, a stretto contatto con le proprietà del suono
- Per l’urgenza di trovare appropriati mezzi/strumenti, utili a concretizzare il mio immaginario sonoro
Analogamente mi appassiona il pensiero di una comunità musicale il cui centro sia composto dall’individuo, dalla responsabilità individuale, dal contributo consapevole e irriproducibile del singolo. Non mi è stato possibile offrire il mio apporto a questo progetto permanendo nel solo dominio sonoro acustico e tradizionale; ciò, a ben vedere, corrisponde alla prima ragione che mi ha mosso verso la nuova liuteria.
[Questo testo tratteggia una breve sintesi di una conferenza pubblica, tenuta al Music Centre di Helsinki, il 29 ottobre 2015].
© 2016, giovanni verrando
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senza famiglia – lutherie & composition