for string quartet
Commissioned by: Festival Roma Europa
First performance: Caen, Festival Musique d’aujourd’hui, 5.3.99
String quartet of the Ensemble Intercontemporain
Publisher: Edizioni Suvini Zerboni
Duration: 14′
cd
Milano Musica Festival, vol. 5 (2011)
cd Stradivarius STR 33891
Quartetto di Torino
Quartetto n. 2
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Programme notes
Nucleo originario del Quartetto n. 2 è il terzo e ultimo movimento, cui sono stati successivamente anteposti altri due movimenti. Così parla l’autore a proposito del lavoro: “Il Quartetto n. 2 prosegue quella ricerca stilistica fondata su di un rapporto più fisico con il suono e più immediato con la forma musicale. […] Una ricerca, dunque, che fa appello a una prossimità totale e scoperta dell’autore al proprio brano, a un atto creativo che non nasca da una mediazione culturale (se non inconscia), ma piuttosto da una spinta biologica”.
L’ansia di liberazione, di positivo sfogo corporeo e intellettuale mirano a riconquistare una spudorata autenticità espressiva che sembra quasi rappresentare e riflettere la fenomenologia del mondo interiore in un diagramma sensibilissimo a ogni pulsione emotiva e intellettuale.
Indicazioni e didascalie espressive rendono esplicita questa umanizzazione della scrittura che, pur con eleganza, subordina la verità ai valori astratti della forma e del linguaggio musicale. Inquieto, intenso è il movimento iniziale, percorso da tremoli, glissando, pizzicati, armonici, trilli, ondulazioni di sonorità, improvvise strappate, insomma da una sofisticata e nervosa gestualità strumentale che nella ricca sollecitazione di timbri e dinamiche assume gli impulsi della vita organica (Come fossero intensi respiri, Come un’eco dei respiri precedenti). Una struttura a pannelli tra loro interconnessi mostra anche il secondo movimento, dove due sezioni, in cui il pizzicato di arpeggi costituisce il gesto dominante, ne racchiudono una condotta da arpeggi prevalentemente legati.
Il finale, Contrastato, presenta invece una struttura di tipo strofico variato riconducibile a uno schema ABA’CB’, dove B è caratterizzato dalle indicazioni Violento e Agitato, sporco e C da quelle Leggero, delicato e Molto legato ed intenso: nucleo generativo da cui sono chiaramente derivati i movimenti precedenti, il finale si pone viceversa nella linearità temporale dell’ascolto come una loro sintesi integrata in un nuovo contesto internamente più complesso e diversificato.
Cesare Fertonani, dal programma di sala di Milano Musica 1999