per ensemble
Commissione: Fondazione ORT – Festival PlayIt
Prima esecuzione: Festival PlayIt, Firenze, 28.03.2014, ORT,
dir. T. Battista
Edizioni Suvini Zerboni
2 Movimenti
Durata: 9’00”
Note per l’esecuzione
9 esecutori:
– Flauto in Do, Flauto Basso, Raganella meccanica, Anello di plastica
– Oboe, Cazzuola piccola acuta, Tappo di plastica, Anello di plastica
– Clarinetto in Sib, Clarinetto Basso, Cazzuola grande grave, Tappo di plastica, Anello di plastica, Violino piccolo senza corde + fingerpick
– Percussione: martello, 2 cazzuole (grave e acuta), 2 fogli di carta vetrata 80, piccola lastra metallica (40×25), tappo di plastica, frusta, washboard + ditale + diapason, bacchetta da triangolo, grancassa (accordata a Mi grave), grande lastra metallica sospesa
– Violino I
– Violino II
– Viola
– Cello
– Contrabbasso
Cazzuole, anelli di plastica, tappi di plastica, piccolo violino senza corde, fingerpick, carta vetrata 600, washboard, sono fornite insieme alle parti strumentali.
Note di programma
“Nella storia dell’iconografia sacra, esiste una tradizione, innanzitutto Russa, che offriva al credente la possibilità di un contatto costante con i propri protettori spirituali. E’ la tradizione dell’icona da viaggio, spesso un dittico o trittico che conteneva immagini di santi, angeli, divinità, concepito in modo tale che il credente potesse non separarsi mai dall’immagine venerata, sviluppando anzi un contatto fisico e quasi carnale con essa.
Caratteristica delle icone da viaggio è frequentemente la vivacità dei colori, accecanti, forzati, luminosi: esse sono racchiuse da due valve che ne proteggono il contenuto, quasi a svelare un mondo al tempo stesso privato per il rito e iridescente per il contenuto.
‘Travelling icon on rabbit-skin glue’ (Icona da viaggio su colla di coniglio) e’ una miniatura di due movimenti del mio brano “Multiplicity” per percussioni e orchestra, trascritti qui per ensemble da camera, con quell’intenzione di svelarne la parte piu’ rilucente, accecante, affrescata. In uno spazio piu’ piccolo, ho cambiato la struttura e l’orchestrazione, esplorando da vicino (in modo corporeo) le caratteristiche timbriche degli strumenti tradizionali e di quelli aggiunti per l’occasione, per sostituire la ponderosità della massa con l’eccezionalità dei singoli suoni.”